domenica 7 dicembre 2008

La strada del dopo-Kyoto è una rivoluzione delle nostre menti di G. Chiesa


(...)Sarà sufficiente la cornice di tempo di qui a Copenhagen per costruire un accordo mondiale circa la necessità di una brusca inversione di tendenza nelle politiche globali sul cambiamento climatico?A me pare che siamo in bruttissime acque. Ricordo il pronunciamento finale dell’incontro del World Political Forum a Torino, lo scorso 28 maggio: «Il mondo è entrato in un periodo in cui la drammatica scala, complessità e rapidità del cambiamento causato dalle attività umane, minaccia i fragili sistemi ambientali ed ecologici da cui dipendiamo».Tuttavia i numerosi allarmi che sono stati lanciati dalla comunità scientifica internazionale nel corso di molti anni non hanno avuto successo sinora nel convincere i governi, né le élites politiche, né le società di capitali a prendere attivamente dei provvedimenti miranti a prevenire un impatto negativo sulla vita quotidiana di milioni di persone.Questi impatti sono stati identificati con grandissima certezza, sebbene non ci sia ancora una data, e nonostante la loro scala non sia di fatto prevedibile.Lasciate che ricordi un po’ la cattiva sorte delle prime previsioni del Club di Roma. Era molto tempo fa e i suoi allarmi non furono quasi notati, non ricevettero nessuna attenzione e, una volta notati, suscitarono diffuse derisioni, specie fra gli economisti.Era proprio l’inizio della globalizzazione e tutti soggiacevano ancora all’illusione della crescita indefinita (...)
Estratto del Testo dell’intervento al seminario organizzato da Green Cross International a Poznan (Polonia) il 2 Dicembre 2008 (“PROMUOVERE IL COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ DEGLI AFFARI NELL’AFFRONTARE IL CAMBIAMENTO CLIMATICO”)(traduzione di Pino Cabras)



Giulietto Chiesa in un estratto, dal sito http://www.ilribelle.com/, interessante sito di approfondimenti e di riflessioni sul quotidiano di Massimo Fini; pur non avendo le medesime idee politiche, ritengo Massimo Fini una persona intelligente e lo dimostra questo sito in cui offre voce alle posizioni più distanti e inconciliabili..Un tema come quello della necessità di difendere l'ambiente ora, mi sembra possa superare gli steccati ideologici !

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